Residui delle feste in
questo post.
Sintetizzando il mese di dicembre posso annotare: ricette nuove sperimentate, pasta fresca e
panettoni riusciti a metà, esperienza di volontariato, traslochi e viaggi in
nord Europa. Movimentato ma non troppo…c’è stato di peggio!
Riflettendoci, tutti i
giorni rossi in calendario in casa mia si vivono in cucina. C’è chi indossa
tuta e sci, chi si concede gite fuori porta e passeggiate tra i diversi bar e
aperitivi, io invece il mio Natale lo vivo qui, tra guantoni da forno, pisto e
uvetta. I profumi della cucina in questo periodo sono unici e irripetibili e in
questi pochi giorni si concentrano una serie di attività culinarie a cui non si
può rinunciare, non si deve.
Dopo i panettoni, poco terroni, e i più terroni
tra i dolci natalizi, roccocò e mostacciuoli, il giorno di S. Stefano ci si mantiene
leggeri. Tortellini in brodo. E quanto sia bello farli da sé, i tortellini al
prosciutto crudo, lo scopro solo ora, quest’anno per la prima volta.
Ho fatto una classica
pasta all’uovo utilizzando per ogni uovo circa 100 grammi di farina e un
pizzico di sale. Il segreto, credo di aver capito, sia nel sentire l’impasto. Non
aggiungere tutta la farina in un solo colpo ma a piccole dosi, per potersi
fermare quando l’umidità della massa non ne richiede oltre.
Altri utilizzano una
parte di acqua o ancora solo tuorli. Ho sperimentato anche queste versioni. Nell’impasto
a cui, sostituendo un uovo, ho aggiunto dell’acqua la massa di è comportato
allo stesso modo di quella con sole uova. In quello invece di soli tuorli si
ottiene un impasto molto più colorato e molto più duro, facilmente vittima dell’aria
e quindi da coprire ad ogni passaggio in quanto secca rapidamente.
Il ripieno : due parti
di crudo e una di cotto, un tuorlo a legare solo se necessario. Per i
tortellini è necessario che il ripieno sia di 2/3 grammi , la pasta deve essere stesa molto sottile (
livello 6 della nonna papera) e tagliata a quadratini di 5 cm. Creare il
tortellino è semplice: formare il quadrato, inserire la pallina di ripieno,
chiudere due vertici del quadrato a formare un triangolo, ripiegare all’insù
gli altri angoli e unirli tra di loro. Più difficile scriverlo che farlo!